Il castello della Colombaia sul mare di Trapani

Il castello della Colombaia sul mare di Trapani:

 

Una fortezza strategica sulla punta della Sicilia occidentale

Il castello della Colombaia si trova su una piccola isola, situata circa 600 metri a ovest del porto di Trapani. La sua posizione geografica è molto significativa. Trapani rappresenta infatti una delle estreme punte occidentali della Sicilia, il suo porto è un punto di scambio fondamentale per i trasporti via mare nel Mediterraneo, ogni giorno qui si solcano le acque decine di Traghetti da e per la Sicilia.

Il castello si trova all’imboccatura del porto, in un luogo di grande importanza strategica tanto per i commerci, che per il controllo militare del mare. L’edificio è uno degli esempi più considerevoli di architettura militare siciliana. È una fortezza marittima con una pianta piuttosto irregolare, costituta da tre diversi organismi architettonici: una torre a base ottagonale, una fortezza dalla pianta ellittica e un bastione a punte. La torre è alta 32 metri ed è suddivisa in quattro piani. Il primo piano è una cisterna mentre l’ingresso è direttamente al secondo piano.

La lunga storia del Castello della Colombaia

Il nome Colombaia deriva da un calco linguistico del nome greco dell’isolotto, ovvero Peliàdes, Πελειάδες (da πέλεια, ovvero “colomba”).
Secondo alcune leggende, la costruzione della Colombaia risalirebbe allo sbarco degli esuli troiani in Sicilia, dopo la distruzione della loro città, nel XIII secolo a.C.. Tuttavia, l’episodio non trova conferme storicamente attendibili. I primi documenti certi sulla fortezza risalgono al tempo della prima guerra punica, tanto che persino il generale e politico cartaginese Amilcare Barca ce ne dà notizia. Nel 249 a.C. i Romani subirono qui una sconfitta per mano cartaginese, dopo una lunga battaglia navale. Nel 247 a.C. il console Numerio Fabio Buteone attaccò l’insediamento cartaginese e riconquistò l’isola in una sola notte, massacrando tutti i suoi abitanti. In epoca romana la torre della fortezza ospiterà delle colombe, utilizzate principalmente come strumento di comunicazione a lungo raggio. È assai probabile che l’edificio sia divenuto anche un tempio del culto della dea Venere Ericina, la colomba era infatti l’animale sacro di questa antica divinità.

L’edificio venne poi abbandonato, furono gli Arabi a ripristinarle l’uso, adibendola a faro. Nel 1280 a Trapani sbarcheranno gli aragonesi, che ricostruiranno la torre, dandole l’attuale forma ottagonale. Nel XV secolo verrà ampliata, diventando una delle fortificazioni di Carlo V contro le incursioni barbaresche. Nel XVII secolo sarà modificata ulteriormente per volontà del viceré spagnolo Don Claudio Lamoraldo, Principe di Ligny. I Borbone trasformeranno poi la fortezza in una prigione. Qui verranno imprigionati molti patrioti del Risorgimento Siciliano, su tutti il barone di Mokarta, Michele Fardella, sindaco di Trapani nel 1861. La Colombaia resterà carcere sino al 1965, anno di inaugurazione del nuovo carcere di Trapani. Cadrà quindi in disuso, rischiando anche crolli e cedimenti a causa dello stato d’incuria.

Il Castello della Colombaia oggi

Solo nel 2009 l’edificio è stato individuato dal Fondo per l’Ambiente Italiano come “Luogo del cuore degli italiani”. L’anno successivo, grazie a un apposito decreto, la Colombaia è divenuta bene della Regione Siciliana, che ha provveduto al suo restauro.
Oggi il Castello della Colombaia è visitabile raggiungendolo in barca. Solitamente la visita guidata alla struttura dura circa un’ora. È possibile vedere quelle che un tempo erano le celle della prigione, gli spazi comuni e la cucina. Dall’isolotto si gode inoltre di un panorama mozzafiato. Il Castello della Colombaia è una tappa imperdibile per gli appassionati di storia militari e per gli amanti del mare.

Photo Credits:
Foto di Archenzo da Wikimedia

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