Storia della Sicilia: I parchi archeologici da visitare

La Sicilia nel corso dei secoli è stata la culla della fioritura di molte civiltà differenti. Sull’Isola si sono insediati molti popoli che hanno lasciato tracce uniche della loro cultura. In particolare, ancora oggi in Sicilia troviamo moltissimi reperti risalenti al periodo della Magna Grecia e alla successiva dominazione romana dell’Isola. Ripercorriamo la storia antica della Sicilia, approfondendo quali sono i parchi archeologici dell’Isola da visitare.

Storia della Sicilia: I parchi archeologici da visitare:

 

1. Il Parco Archeologico della Valle dei Templi ad Agrigento

Agrigento, o Akragas, era una delle città più prospere della Magna Grecia. Era stata fidata da coloni greci provenienti da Gela e da Rodi. Ancora oggi qui possiamo ammirare la spettacolare Valle dei Templi, uno dei complessi monumentali più iconici della Sicilia e tra i siti archeologici più suggestivi del mondo intero. Questo sito archeologico è formato da una serie di templi in stile dorico la cui costruzione risale al periodo che va dal VI e il V secolo avanti Cristo. La grandiosità dei suoi immensi edifici non ha mai smesso di impressionare e di attirare curiosi provenienti da ogni parte del mondo. I resti di questa area archeologica sono stati studiati già a partire dal Cinquecento. D’altronde, gli edifici del Parco Archeologico della Valle dei Templi sono ancora oggi ottimamente conservati. Dal 1997 l’intera zona rientra nella lista dei patrimoni dell’umanità UNESCO. Tra gli edifici più suggestivi da visitare possiamo annoverare il Tempio della Concordia, il Tempio di Ercole e il Tempio di Giunone. Potrai raggiungere queste strutture sia passeggiando a piedi, che salendo su un’apposita navetta, a seconda delle tue preferenze e delle tue esigenze di viaggio.

Storia della Sicilia: I parchi archeologici da visitare

 

2. Il Parco archeologico di Selinunte

Il Parco Archeologico di Selinunte si trova lungo la costa sud-occidentale dell’Isola, a circa 50 km dal porto di Marsala. Rappresenta uno dei parchi archeologici più estesi d’Europa. Vanta, infatti, un’estensione di circa 377 ettari, rappresentando uno dei siti archeologici più grandi e importanti di tutto il Mediterraneo. Questo parco ospita diverse missioni italiane e straniere che si dedicano a diverse attività di ricerca scientifica, con risultati di importantissimo rilievo. I suoi scavi non smettono di stupire gli archeologi, che continuano a registrare nuove straordinarie scoperte. Anche Selinunte era una delle più importanti città della Magna Grecia, come dimostrano le rovine dei suoi templi maestosi e fastosi. Facciamo riferimento soprattutto al Templio di Era e al Templio di Apollo, entrambi in stile dorico. L’imponenza e il fasto di queste strutture lascia a bocca aperta ancora oggi.

Selinunte

 

3. Il Parco archeologico di Neapolis a Siracusa

Anche Siracusa rappresentava uno dei centri più vitali e fiorenti della Magna Grecia. Siracusa si trova sulla costa sud orientale dell’Isola. Il suo passato è testimoniato dai resti egregiamente conservati nel Parco Archeologico di Neapolis. Qui potrai osservare le rovine del Teatro Greco e dell’Anfiteatro Romana. Opere di queste dimensioni ci dimostrano chiaramente quanto queste città dell’antichità fossero fiorenti e popolate. Inoltre, a Siracusa potrai ammirare anche l’Orecchio di Dioniso o di Dionigi, una grotta artificiale scavata nel calcare, si dice a opera del tiranno Dionisio. La particolare conformazione della grotta amplifica i suoni di ben 16 volte. Secondo la leggenda, pare che il tiranno avesse fatto costruire questa grotta per poter ascoltare segretamente le conversazioni dei prigionieri, ricavando quindi delle confessioni, o degli utili indizi.

 

4. Il Parco archeologico di Mozia

Il Parco archeologico di Mozia si trova sull’isola di San Pantaleo, nella laguna dello Stagnone di Marsala, oggi Riserva Naturale. Questo sito archeologico è qualcosa di completamente unico nel suo genere. Qui sorgeva, infatti, l’antica città fenicia di Mozia, fondata nel lontano 550 avanti Cristo. Molti dei reperti rinvenuti in questo luogo rappresentano ancora un mistero per gli archeologi. Secondo recenti scoperte archeologiche Mozia potrebbe rientrare in uno dei più grandi complessi di culto del Mediterraneo preclassico. Qui potrai visitare anche il Museo Whitaker, intitolato all’archeologo britannico Joseph Isaac Spadafora Whitaker, studioso che ha dedicato molta attenzione alla riscoperta del sito archeologico di Mozia. Il museo raccoglie reperti antichissimi che appartenevano proprio alla collezione personale di Whitaker.

Mozia

 

5. Il Parco archeologico di Segesta

Il Parco archeologico di Segesta gode di una posizione panoramica molto suggestiva. Si trova tra le colline della Sicilia Occidentale. È noto per il suo spettacolare templio in stile dorico, si ignora tuttavia a quale divinità fosse intitolato l’edificio. All’interno del parco è presente anche un teatro risalente alla metà del II secolo avanti Cristo, ovvero al periodo in cui i latini avevano realizzato un nuovo assetto monumentale della città. Gli scavi archeologici hanno portato alla luce una cittadina dell’epoca ellenistico-romana e persino un borgo medievale. Nonostante tutte le trasformazioni subite, il parco archeologico di Segesta custodisce ancora oggi reperti in ottimo stato di conservazione. Nel febbraio del 2022 sono ripresi nuovi scavi in zona, riportando alla luce alcune parti dell’agorà. Il parco di Segesta ha ancora molti segreti che attendo di essere scoperti.

I parchi archeologici siciliani sono luoghi che consentono di compiere un vero e proprio viaggio indietro nel tempo, scoprendo le meraviglie dell’antichità in modo più che mai diretto, in prima persona. Gli amanti della storia e della cultura non possono assolutamente perdere un’esperienza tanto unica e coinvolgente.

Segesta

 

Photo Credits:
Foto di UllasPixa per Pixabay / Dennis Jarvis per Flickr / A S per Flickr / Mboesch per Wikimedia /Ludvig14 per Wikimedia

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